venerdì 27 novembre 2009

Il lago dei Cigni fuori abbonamento: il migliore balletto russo al Politeama


Aperta la prevendita dei biglietti per il grande appuntamento con la danza al Teatro Politeama di Poggibonsi, dove il Balletto di Mosca “La Classique” metterà in scena “Il lago dei cigni”, in programma in Sala Maggiore mercoledì (16 dicembre) alle ore 21,00.
La serata fa parte del calendario fuori abbonamento della stagione 2009/2010 a cura della Fondazione E.l.s.a. Culture Comuni.
Uno spettacolo d’eccezione sulle famose musiche di Piotr Ilyich Tchaikovsky, per il libretto di Vladimir Begitchev & Vasily Geltzer e le coreografie di Alexander Vorotnikov.
Il Lago dei Cigni è uno dei più famosi e acclamati balletti del XX secolo. Primo dei tre balletti di Pëtr Il'ič Čajkovskij, fu composto tra il 1875 ed il 1876. Presentato sia in quattro atti, quattro scene (soprattutto fuori dalla Russia e nell'Europa Orientale) o tre atti e quattro scene (in Russia e Europa occidentale). Originalmente la coreografia era di Julius Reisinger sulla musica di Čajkovskij (opus 20). Sebbene esistano molte versioni diverse del balletto, la maggior parte delle compagnie di danza basano l'allestimento sia dal punto di vista coreografico che musicale sul revival di Marius Petipa e Lev Ivanov per il Balletto Imperiale, presentato la prima volta il 15 gennaio 1895 al Teatro Imperiale Mariinskij a San Pietroburgo, Russia.
Il Balletto di Mosca La Classique, fondato nel 1990 da Elik Melikov, è un organico composto da una quarantina di artisti formatisi presso le più prestigiose accademie della CSI (ex URSS) quali il Bolshoi di Mosca, il Kirov di San Pietroburgo, i Ballets Theatres di Kiev, Perm, Tbilisi e Odessa. La giovane compagnia di giro ha in repertorio tutti i grandi capolavori della danse d'école, dalla emozionante Trilogia Čaikovskij (Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, La Bella Addormentata) a Giselle, Cenerentola, La Bayadère, Paquita, Don Chisciotte e Coppelia; ai balletti più celebri, in molti dei quali si riconosce l'agile intervento del coreografo Alexander Vorotnikov, si aggiungono altri spettacolari allestimenti come La Vedova Allegra, ispirato all'omonima operetta di Franz Lehàr e coreografato da Serge Manguette, Le Notti di Valpurga (scena danzata tratta dall'opera lirica Faust di Charles Gounod) e i divertissements d'alto livello di virtuosismo inclusi nei Gala. Il Balletto di Mosca La Classique ha effettuato tournées in Italia, Francia, Inghilterra, Spagna, Austria, Norvegia, Egitto, Marocco, Israele, Thailandia, Taiwan, Cina, Giappone e Australia facendo ovunque registrare per ogni esibizione il "tutto esaurito". Elik Melikov, diplomatosi come disegnatore presso l'Università delle Arti di Mosca, ha vissuto a stretto contatto con la realtà teatrale fin dal 1986, quando la riforma economica della Perestrojka ("ricostruzione") introdotta in Russia da Mikhail Gorbaciov gli permise di erigere un laboratorio per la produzione di costumi, scarpette da ballo, attrezzature, scenografie e decorazioni. La crescente familiarità con l'universo della danza convinse Melikov a impegnarsi non più come imprenditore dietro le quinte, bensì investendo le proprie risorse in qualità di direttore artistico di una nuova, meravigliosa compagnia che avrebbe riunito i migliori danzatori capaci di onorare la tradizione coreutica della Grande Russia.
La stagione teatrale è curata da Marco Parri per conto della Fondazione E.L.S.A., la stagione concertistica è programmata dalla Fondazione Orchestra Regionale Toscana. Sponsor ufficiale della rassegna è il gruppo Monte dei Paschi di Siena che anche quest’anno sostiene la stagione del teatro Politeama di Poggibonsi, con l’obiettivo di rafforzare l’impegno nella promozione e valorizzazione della cultura che costituisce un aspetto fondante del Gruppo stesso.
La Fondazione ELSA - Espressioni Linguaggi Spettacoli Azioni - nasce nell’aprile 2009 dalla trasformazione della Società Politeama Spa in Fondazione e rappresenta il primo passaggio di un percorso che prevede l'ingresso prossimo degli altri Comuni della Val d’Elsa senese e fiorentina all'interno della stessa Fondazione.
L’inizio degli spettacoli è programmato per le ore 21,00. Informazioni: tel. 0577983067, fax 0577992789, e-mail: info@politeama.info – web: www.politeama.info

Giovedì 3 dicembre al Teatro dei Rinnovati, la Compagnia Corps Rompu
Metterà in scena lo "Zio Vanja" di Anton Cechov, con la regia di Maria Claudia Massari.
In questo Zio Vanja scopriamo nei piccoli gesti del quotidiano, gesti che ci somigliano, il cuore dei personaggi, l'amore, il disprezzo, l'immensa solitudine che li abita. Sonia e Astrov mangiano in piedi, nel cuore della notte, accanto alla credenza. Nel tempo sospeso di questo spuntino notturno si consuma il dramma del non amore.
Tutti, in questo capolavoro di Cechov, sono immobili ma con lo sguardo puntato verso un altrove lontano che vedrà la felicità degli uomini e delle donne che verranno. Un altrove che illumina il presente di un piccolo popolo affamato di un'altra vita.
La vendita dei biglietti si effettuerà presso la biglietteria del Teatro dei Rinnovati mercoledì 2 dicembre dalle 17 alle 20 e giovedì 3 dicembre dalle 16 fino all'inizio dello spettacolo.
Per informazioni e prenotazioni telefoniche: tel. 0577 292265, negli stessi giorni e orari di apertura della biglietteria o al Call Center tel. 0577 292615 - 292614, dal lunedì al venerdì con orario 9.30/12.30. I biglietti per lo spettacolo si possono acquistare anche online sul sito www.comune.siena.it.

“Esprimo! Più arte che bella”, mostra itinerante nel Chianti


“Esprimo! Più arte che bella”, è questo il titolo della mostra d’arte contemporanea che dal 29 novembre al 27 dicembre farà il giro dei quattro comuni del Chianti senese (Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Castelnuovo Berardenga e Gaiole in Chianti) ispirandosi al tema della libertà di espressione e di stampa , proprio “in un momento in cui – si legge nell’introduzione al progetto - nel panorama politico nazionale, sembrano ridursi sempre più gli spazi a garanzia delle forme di pluralismo, di opinione e informazione”.

L’evento, promosso dalle amministrazioni comunali coinvolte (con capofila Castellina in Chianti) in collaborazione con l’associazione “Associazione Didee – Spazi per l’Arte” il cui presidente è il noto artista Alessandro Grazi, e con il contributo della Regione Toscana, fa parte delle iniziative organizzate in occasione della Festa della Toscana, che nel 2009 la Regione dedica, non a caso, alla cultura e alla valorizzazione delle forme espressive come occasione imprescindibile di crescita sociale e di apertura verso “l’altro”.

Una ventina in tutto le opere, tra cui quadri, fotografie, sculture, installazioni e proiezioni, che avranno come caratteristica comune il fatto di essere “provocatoriamente intelligenti” ed ispirate dalla considerazione che “il luogo principe della libertà di espressione è il mondo dell’Arte e che il processo creativo di un artista nasce dalla fantasia, quando è libera da restrizioni estetiche e canoniche, e soprattutto, da ogni forma di censura”. “Più Arte che bella”, quindi, come dire, in poche parole, che ciò che importa davvero è lasciare spazio a tutti per esprimersi liberamente, indipendentemente dalla qualità prettamente estetica del risultato finale. A farne le spese, altrimenti, sarà proprio l’Arte stessa.

“Esprimo! Più arte che bella” prenderà il via il 29 novembre presso la Torre Medievale di Castellina in Chianti, sede del Museo Archeologico del Chianti Senese, dove rimarrà fino al 6 dicembre, mentre dal 7 al 13 dicembre si sposterà nelle Vecchie Carceri di Radda in Chianti, per raggiungere, dal 14 al 20 dicembre, i locali del Museo del Paesaggio di Castelnuovo Berdenga. Il percorso all’insegna della libertà d’espressione artistica si concluderà, infine, dal 21 al 27 dicembre presso la sede della Filarmonica di Gaiole in Chianti. Per niente casuale anche la scelta dei luoghi, antichi e dal profondo valore storico e simbolico, dove verrà allestita questa mostra d’arte contemporanea.

La mostra sarà ad ingresso libero. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Segreteria del sindaco e degli Assessori del Comune di Castellina in Chianti al numero 0577 742322 o consultare il sito www.comune.castellina.si.it

lunedì 23 novembre 2009

“Un treno per Siena”, 160 anni della ferrovia Siena - Empoli


Sono passati 160 anni dai primi sbuffi della locomotiva che viaggiava sulla linea ferroviaria che collegava Siena a Empoli. In occasione di questa data indimenticabile, per la città e per i senesi, è stata realizzata, dalla Betti Editrice, la seconda edizione del volume “Un treno per Siena – La strada ferrata centrale toscana dal 1844 al 1865”, di Giuliano Catoni. libro, a cura di Mario De Gregorio e con un introduzione di Stefano Maggi, dopo trent’anni si presenta ai numerosi appassionati con una veste tutta nuova. Il volume è nato da una collaborazione con l’“Associazione Policarpo Bandini” e l’Accademia Senese degli Intronati.

Il libro – Il 14 ottobre 1849, con una grandiosa cerimonia alla presenza del Gran Duca Leopoldo II di Lorena, venne inaugurata la linea ferroviaria per Empoli, che avrebbe portato numerose novità e cambiamenti. “Un treno per Siena” è il risultato di un attento e meticoloso lavoro realizzato dal professor Giuliano Catoni che attraverso un interessante intreccio delle fonti storiche ritrovate è riuscito a dipingere, in maniera chiara e lineare, un periodo particolare della storia senese. Gli anni della metà dell’Ottocento, ai quali è dedicato questo libro, rappresentano un’epoca importante che ha visto l’arrivo della rivoluzione industriale favorita soprattutto dalla realizzazione delle “strade ferrate”. Il volume, quindi, ripercorre in maniera dettagliata le tappe fondamentali che hanno portato alla nascita della tratta Siena – Empoli mettendo in evidenza le due figure di Giuseppe Pianigiani e Policarpo Bandini e tutti i particolari sulla coordinazione e l’attuazione dei lavori.

lunedì 16 novembre 2009

“Tutti all’Inferno”, una visione contemporanea dell’opera dantesca


La selva oscura trasformata in un gelido labirinto dalle pareti d’acciaio, Dante davanti al colle diventa un personaggio di Moebius e l’angelo che spalanca le porte di Dite è un manga. Gli studenti dell’Istituto d’Arte “Duccio di Buoninsegna” di Siena, magistralmente guidati dal professore Antonio Paghi, hanno “travestito” l’Inferno di Dante dando vita ad una versione “contemporanea” del poema. “Tutti all’Inferno. Un approccio facile all’opera dantesca” è il nuovo volume pubblicato dalla Betti Editrice. La prefazione è a cura di Franco Belli.

Il libro - Comprendere Dante all’interno della nostra cultura e visione del mondo e poi trasportarlo in immagini. Un compito non facile quello svolto da Antonio Paghi e i giovani artisti dell’Istituto d’Arte di Siena. Sfogliando le pagine di questo libro è possibile leggere alcuni dei Canti “tradotti” dal Paghi in lingua corrente, senza banalizzare il testo, accompagnati dalla ripresa di elementi fumettistici, tecniche pittoriche e tratti grafici originali a firma degli studenti. Si tratta di un progetto che è riuscito a fare emergere la sensibilità, la cultura e l’orizzonte epistemologico degli studenti che spesso e volentieri non hanno alcun interesse a studiare Dante ma che in questo modo hanno avuto la possibilità di scoprirne la vita, le opere e la poetica. Proprio in questo contesto si inserisce il valore pedagogico di questo attento lavoro: si può vivere senza sapere cosa c’è in TV la sera, non si può vivere senza leggere la Divina Commedia.